Spazio e immagine di sé

LA DIMENSIONE ESSENZIALE DELLO SPAZIO 
Dalla prigione della personalità alla magia dello spazio vuoto








"E quando ti sei svuotato di tutti i contenuti - pensieri, desideri, proiezioni, speranze - quando tutto se n'è andato, per la prima volta ritrovi te stesso, perché tu non sei altro che quel puro spazio, quello spazio intatto dentro di te. "

Osho, "Estasi, il linguaggio dimenticato"


La nostra struttura psicologica definisce e limita lo spazio continuamente, interpretando le esperienze in modo che ci diano un senso di sicurezza e di familiarità. La personalità percepisce lo spazio come vuoto esistenziale e di conseguenza cerca sempre di evitarlo, così facendo ricrea ogni giorno una ripetizione del giorno precedente: il domani diventa prevedibile. La nostra personalità ci difende dalle manifestazioni dell'Essenza perché queste minacciano quello che noi riteniamo di conoscere, l'immagine che noi abbiamo di noi stessi. Per esempio se io permettessi alla forza di entrare nel mio sistema, dovrebbe svanire la mia immagine di persona debole e la mia identità ne verrebbe minacciata. Così preferisco difendermi dalla mia stessa forza anche se è la cosa che desidero di più. In realtà quello che desideriamo di più è di percepire la vita esattamente come è, nel suo costante flusso di cambiamento. Nessuno momento è uguale a un altro. Se impariamo a tollerare il vuoto possiamo cominciare a sentire lo spazio, lo spazio che è necessario affinché l'Essenza si manifesti.