Il giudice interiore

IL GIUDICE INTERIORE
Lunedì 17 e 31 maggio e 14 e 28 giugno giugno alle 20.45


"Quando guardi qualcuno e partecipi senza giudizi - che sia bello o brutto, buono o cattivo, peccatore o santo - quando non giudichi, ma guardi semplicemente negli occhi senza alcun giudizio, improvvisamente avviene un incontro, una fusione di energie. E questo incontro è bello. E questa bellezza è completamente diversa da tutte le bellezze che hai conosciuto."

Osho, "Until You Die", #2
"Il giudizio viene dal passato, e l'essere testimone è una consapevolezza presente. Essere testimone accade nel qui e ora, e il giudizio è da qualche altra parte nel passato. Ogni volta che giudichi qualcosa, fa' un piccolo esperimento: cerca di scoprire chi ti ha dato questa idea. E se vai in profondità, sarai sorpreso: puoi perfino sentire la voce di tua madre, di tuo padre, o di un tuo insegnante. Puoi ancora udire le loro voci risuonare nella tua memoria, ma non sono tue. E tutto ciò che non è tuo è brutto; e tutto ciò che è tuo è bello, ha una sua grazia."

Osho, "The Dhammapada", vol.5
La personalità - ciò che io credo di essere - è sostenuta rigidamente da codici morali, etici e di comportamento che pur garantendo la nostra sopravvivenza, ci tengono separati dal nostro essere.
Ogni volta che ci muoviamo verso la libertà e sfidiamo i confini della personalità, il giudice interiore ci attacca allo scopo di mantenere lo status quo e impedire ogni cambiamento.
Imparare a difendersi affermando in maniera concreta il diritto della nostra individualità è ciò che viene chiamato vigilanza, ed è il passo fondamentale per essere se stessi.
Questa parte include anche l'insegnamento della pratica di ricerca di sé (self-enquiry).